Lettera Sindaco

16.01.2023

(Lettera a L'Arena) Appello al Sindaco di Verona.

Caro Sindaco. "Deroghe, proroghe e condoni".

Questa, ormai la conosciamo, è la ricetta che l'opposizione in Consiglio Comunale, identificata fino a confondersi con le richieste dei ristoratori, sempre invoca per affrontare qualsiasi problematica della città, centro storico in particolare. Diciamo "ristoratori" e non "commercianti" perché i primi costituiscono "un di cui" della categoria con interessi che appaiono sempre più divergenti dagli altri associati. Appare infatti evidente che ormai i piani terra del centro storico stanno progressivamente trasformandosi in bar/ristoranti oppure in garage, quelli superiori in affittanze turistiche. L'effetto è devastante sull'assetto urbanistico. Le altre attività commerciali sono invece in sofferenza, strette d'assedio tra centri commerciali che si cannibalizzano a vicenda e commercio online che, abbattendo più o meno slealmente i costi di manodopera e locazioni, raggiunge chiunque senza difficoltà. Ovunque è libero accesso per i propri mezzi di trasporto. Inquinamento e occupazione di spazio pubblico non fanno per loro problema.

Intasamento d'auto e di folla vociante, concentrata su cibo purché sia, sono perfettamente funzionali a questo tipo di vocazione turistica della città per la quale la patacca del balcone di Giulietta costituisce un'offerta culturale più che sufficiente per certi fini. Rifiuti delle ristorazioni debordanti dai cassonetti, se non addirittura ammassati all'esterno, sono quasi assurti a simbolo d'abbondanza di una città attraente e vivace. Altro che degrado. I residenti in fuga rappresentano soltanto un disturbo e un ingombro per la locazione turistica e più in generale per un turismo di basso profilo e redditizio solo per alcuni. Spacciato tuttavia come interesse collettivo, senza però detrarre i costi conseguenti ad una vera e propria "usura" della città.

Sindaco, le cose importanti si fanno sempre all'inizio di una legislatura, dopo è sempre troppo tardi. E tante cose a costo zero potevano essere già concluse, come il riordino dei plateatici e dei permessi ZTL, da inserire poi in un nuovo Regolamento Comunale d'Igiene in grado di garantire il benessere dei cittadini.

Lei si è esposto molto e con coraggio per i diritti civili, senza timore di urtare la suscettibilità di una città più bacchettona che devota, pur connotata da lodevoli eccezioni. Il resto invece appare lasciato un po' in balia di se stesso, come dimostrano certe uscite un po' maldestre di assessori e funzionari di Polizia Locale, a fronte dell'opposta sensibilità pubblicamente esternata dal Presidente della prima Circoscrizione.

La invitiamo quindi ad usare lo stesso spirito e la stessa determinazione per gli aspetti più strutturali del governo della città, prendendo in mano direttamente la situazione e soprattutto chiedendo unanimità d'intenti e tempo pieno ai suoi collaboratori. Tra non molti mesi scadrà il primo anno di mandato ed il bilancio deve contare su alcuni attivi visibili e percepibili. Tempus fugit… La preghiamo, non ci deluda, dialoghi anche con noi, perché molto investimento civico è stato fatto su di lei.

Paolo Ricci e Franca Caramazza

Comitato Vivere il Centro

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