Albertini Corporazione 2
(Lettera a L'Arena) Agli insulti degli esercenti rispondiamo con proposte.
Scrivo a titolo personale con riferimento alla lettera pubblicata il 3 marzo a firma «Davide Albertini vicepresidente Corporazione Esercenti Centro Storico di Verona». Del suo lungo ed aggressivo contenuto (espressamente rivolto a me e al dott. Ricci, nonché al Comitato Residenti in Ztl) non mi curo, fedele alla saggia conclusione di Dante «non ragionar di lor ma guarda e passa» ma mi sento tenuta a fare alcune riflessioni.Forse sarebbe il caso di richiedere a chi scrive, oltre alla brevità del testo, anche un linguaggio educato. In secondo luogo (ma non secondo in ordine di importanza) vorrei condividere con gli abituali lettori (quale io stessa sono) alcune mie personali riflessioni su quanto pubblicato.La lettera in questione fa riferimento ad una presa di posizione del Comitato, cui mi onoro di appartenere, laddove abbiamo denunciato come il nostro concittadino abbia inviato una mail a tutti i volontari del Controllo di Vicinato (tra i quali alcuni nostri soci) pubblicizzando se stesso e la sua «Corporazione».Evidentemente abbiamo colto nel segno nel definire tale comportamento una scorrettezza, giacché nel contattare (in qualità di Coordinatore nominato dall'amministrazione comunale) i volontari di un organismo voluto dal Comune, si deve ovviamente restare estranei e neutri rispetto alla propria personale appartenenza fuori da quel contesto.Sull'iniziativa del Controllo di Vicinato forse il nostro giudizio poteva essere diverso se la sera della presentazione della stessa nella Circoscrizione 1 non ci fosse stata un'indegna gazzarra di decine di esercenti e residenti di Veronetta organizzati, gazzarra che ha impedito la presentazione e l'approfondimento.Io stessa ne ero interessata, in quanto posso citare numerosi episodi di molestie ed aggressioni avvenute sotto la mia abitazione (in una occasione a mio danno) in cui sono sempre stata l'unica ad intervenire. In tali occasioni il personale di ben 8 negozi è sempre uscito a «godersi lo spettacolo», senza muovere un dito o dire alcunché. Che una «diversamente giovane» come me sia stata costretta anche a secchiate di acqua dalla finestra per far cessare le molestie di una baby gang alle ragazze a passeggio (mentre i negozianti non le hanno neppure fatte entrare dentro i loro locali per proteggerle) è una cosa molto triste.Questo la dice lunga sull'attitudine di alcuni esercenti, i quali, nella vita reale, temono più le eventuali rappresaglie che la loro coscienza. Sempre al solo beneficio dei lettori eventualmente interessati (dato che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire) aggiungo due notazioni: 1) la residenza è un dato giuridico che individua il luogo dove la persona ha la propria dimora abituale ai sensi dell'art. 43 del codice civile. Non mi dilungo per non annoiare su questo tema (da avvocata temo sempre di ottenere questo risultato...), osservo però che nel nostro ordinamento solo il residente (e non l'esercente in quanto tale) ha diritto di voto. Diritto cui consegue, naturalmente, anche il diritto di valutare se chi lo rappresenta stia effettivamente mettendo in pratica il programma elettorale. 2) come Comitato di residenti abbiamo sempre fatto proposte, tra le quali quella di istituire le guardie ecologiche contenuta nella lettera pubblicata, che tanto ha infastidito tale persona. Abbiamo anche proposto in Circoscrizione che ai monopattini a noleggio (attraverso la geolocalizzazione) sia impedito di scorrazzare in Ztl ed in particolare nelle vie pedonali. Lascio ai lettori farsi una propria opinione tra chi vive ogni giorno (e purtroppo ogni notte) tutti i disagi della Ztl e chi non sa altro che recitare il mantra «venghino, venghino Signori, purché mi riempiate il portafoglio». Senza contare che quando il Centro di Verona sarà definitivamente come un luna park non ci saranno più i residenti, i quali assicurano non solo una presenza, automatico presidio del territorio, ma anche chi ogni giorno dell'anno prende volentieri un caffè, un aperitivo, mangia una pizza e fa la spesa o un acquisto nei negozi della zona di residenza. Se arriverà quel giorno qualcuno scoprirà che i residenti in Ztl sono ben più numerosi dei «500 esercenti» perché mancheranno all'appello più di 8.000 clienti...
Franca Caramazza - Verona